
Il rosmarino è una delle piante aromatiche più apprezzate e diffuse nelle cucine italiane. Infatti, si presenta con un profumo intenso molto apprezzato ma anche tantissime proprietà benefiche e una vasta versatilità in cucina e questi elementi lo rendono sicuramente un ingrediente prezioso. Inoltre, il rosmarino può essere coltivato anche in vaso, senza però farlo seccare.
Come coltivare il rosmarino in vaso
Il primo errore comune che molto spesso viene commesso è quello di utilizzare un vaso troppo piccolo. Infatti, bisogna sapere che il rosmarino ha delle radici profonde e ha bisogno di spazio per andarsi a sviluppare. Per tale motivo è importante scegliere un vaso di almeno 30 cm di diametro con dei buoni fori di drenaggio.

Bisogna anche evitare i sottovasi stagnanti, dato che l’acqua accumulata fa marcire le radici. È importante anche scegliere il materiale del vaso, infatti quelli in terracotta sono ideali dato che traspirano e aiutano a mantenere l’equilibrio dell’umidità . Infatti, non bisogna scegliere quelli in plastica, dato che essa tende a trattenere l’acqua andando quindi ad aumentare il rischio di marciume radicale.
Il rosmarino è una pianta mediterranea ed è quindi abituata a dei terreni drenanti e poveri, non ama quelli troppo umidi o ricchi di sostanze organiche. Si può utilizzare quindi una terra universale mista sabbia grossolana oppure un terriccio specifico per le piante aromatiche o mediterranee. Vi consigliamo anche di aggiungere uno strato di argilla espansa o ghiaia sul fondo per andare a migliorare il drenaggio.
Dove posizionare il rosmarino
Il rosmarino innanzitutto ha bisogno di molta luce e quindi bisogna trovare un logo in cui abbia almeno sei ore al giorno. Quindi il luogo ideale è una posizione soleggiata, calda ma riparata dal vento. Ad esempio, in estate il rosmarino può essere messo all’aperto sul balcone o anche in terrazza.

Mentre in inverno, soprattutto se vivete in delle zone molto fredde, è opportuno spostarlo in un luogo protetto, come ad esempio un davanzale interno, il quale è comunque ben illuminato ma protetto o si può mettere anche in una veranda. Il rosmarino non resiste molto bene anche al freddo, ma ovviamente non sopporta gelate prolungate.
Inoltre, bisogna sapere che in vaso è più vulnerabile che in piena terra, ciò significa che se le temperature scendono sotto zero è importante andare a coprire il vaso con un telo di tessuto non tessuto o si può avvolgere la pianta con una protezione invernale in modo tale da proteggerlo dal freddo.
Come e quando innaffiare il rosmarino
L’innaffiatura del rosmarino è una pratica abbastanza delicata, dato che esso teme molto l’eccesso di acqua più della siccità . Infatti, bisogna sapere che le radici del rosmarino possono marcire facilmente se il terreno resta bagnato troppo e troppo tempo. Quindi è importante seguire una regola d’oro, ovvero meglio annaffiare poco che troppo.

In estate annaffiate questa pianta solo quando il terriccio è completamente asciutto in superficie mentre in inverno, le annaffiature devono essere ridotte drasticamente, infatti quest’operazione può essere effettuata ogni 15 giorni ovviamente se il clima è umido o freddo. In ogni caso, c’è comunque un metodo per capire quando innaffiare questa pianta.
Quindi, per capire se si tratta del momento più opportuno per innaffiare, potete semplicemente infilare un dito nel terreno, se sentite secco almeno per 4 cm allora risulta essere il momento adatto per dare acqua alla pianta. Utilizzate sempre acqua a temperatura ambiente, meglio se non troppo calcarea e evitate anche di bagnare le foglie in modo tale da prevenire la muffa.
Quando raccoglierlo
Andare a potare regolarmente il rosmarino ci permette innanzitutto di raccogliere i suoi rami per cucinare, ma va a a favorire anche una crescita compatta e sana. La potatura deve essere effettuata con le forbici ben affilate, andando ad eliminare i rami secchi o troppo lunghi, preferibilmente dopo la sua fioritura.

Si possono quindi raccogliere i rametti tutto l’anno ma cercate di non tagliare più di un terzo della pianta alla volta, così da non stressarla troppo. I rametti tagliati possono essere essiccati e conservati oppure ovviamente utilizzati freschi. Inoltre, il rosmarino non ha bisogno di molte sostanze nutritive, ma vi consigliamo di concimarlo ogni sei settimane e nei mesi più caldi.
Per fare ciò bisogna utilizzare un fertilizzante liquido leggero per le piante aromatiche e bisogna di diluirlo molto bene oppure si può utilizzare un fertilizzante organico. Evitate però dei fertilizzanti troppo ricchi e azoto, dato che vanno a stimolare una crescita rapida ma fragile e poco profumata. Fate inoltre, molta attenzione agli attacchi di parassiti e malattie.