
Tra le pratiche agricole più utilizzate e anche più antiche c’è sicuramente quella della rotazione delle culture. Con il passare degli anni si è andata via via perdendo questo modo di coltivare la tera, senza considerare che essa è però utile per riuscire a difendere il terreno da alcune malattie delle piante e la presenza di piccoli parassiti.
Perchè la rotazione della cultura è importante
Andare a scegliere sempre la stessa coltivazione per un determinato lembo di terra, potrebbe sembrare estremamente conveniente, sicuramente molto comodo. Peccato che questo atteggiamento a lungo andare sembra essere in grado di trasformarsi in un errore strategico.ogni tipologia di pianta va ad assorbire dal terreno alcuni nutrienti e quindi favorisce lo sviluppo di alcuni microrganismi patogeni e parassiti.

Quindi se non ci cambia coltura questi organismi si accumulano nel suolo e di stagioni stagioni sono in grado di diventare estremamente aggressivi per le piante. Quello che se ne otterrà sono raccolti piuttosto scarsi, piante che sembrano essere malate e una maggiore necessità di trattamenti chimici che non ci permette di godere di un cibo salutare.
Questo ciclo può essere interrotto solo ed esclusivamente con la rotazione delle culture, occorre alternare famiglie botaniche diverse tra loro, al fine di andare a ridurre i contagi specifici, per un maggiore equilibrio microbiologico del terreno. Quindi occorre provvedere ad alternare: leguminose con solanacee e ortaggi a radice, per permettere al suolo di rigenerarsi e non esaurirsi.
Le migliori strategie da adottare
Riuscire ad applicare nella maniera giusta la rotazione delle culture richiede una pianificazione molto attenta, non si tratta di un semplice cambio di pianta da ogni anno, perché occorre farlo con un criterio da seguire. Proprio per questo motivo sono gli esperti a intervenire e a dare dei consigli estremamente interessanti affinché tale atto sia veramente efficace.

Per alternare le culture occorre quindi considerare la famiglia botanica differente tra i vari piante, in genere deve cambiare ogni tre o quattro anni, che tipologia di sfruttamento del suolo si ha e soprattutto quale apparato radicale contraddistinguere le piante. Solo considerando questi tre aspetti sarà possibile procedere con una rotazione che permetta di prendersi cura del terreno.
Un esempio molto semplici di rotazione triennale è la seguente: il primo anno si possono piantare pomodori, zucchine e melanzane, il secondo anno procedere con i legumi e la lattuga e conclude il terzo anno con carote, cipolle e barbabietole, per poi ricominciare il giro della coltivazione.in questo modo il terreno rimarrà sempre fertile e costantemente in grado di dare ottimi frutti.
Malattie che la rotazione previene
Prestare attenzione alla rotazione delle culture è estremamente importante per prevenire le malattie del terreno. Possono accumularsi numerosi agenti patogeni che sopravvivono nel suolo anche per diversi mesi, anche quando non viene coltivato. Quindi riuscire ad adottare questo metodo estremamente efficace per prevenire alcune specifiche malattie delle piante. Anche se è importante conoscerne i particolari.

Alcune delle patologie che possono essere evitate con la rotazione, sono: la Peronospora, tipica delle solanacee, foresta all’interno del terreno anche per alcuni mesi per questo motivo è importante alternarle le leggi luminose. Ci sono poi i fusariosi e i verticilliosi funghi che vanno a colpire il sistema vascolare delle piante, i nematodi galligeni e l’alterneria, un parassita e un fungo, che la rotazione previene. Spetta.
Ognuno degli agenti patogeni visti in precedenza vanno a colpire specifiche tipologie di piante, ovviamente la rotazione non è l’unico elemento che va a eliminare in maniera completa i patogeni, ma sicuramente ne riduce la presenza. Avere livelli gestibili permette quindi di ottenere anche dei raccolti migliori e non pericolosi per il consumo.
Conclusione: la rotazione ti salva il raccolto
Sappiamo bene quanta attenzione viene posta nei confronti del raccolto da parte dei coltivatori, il loro impegno deve essere con i frutti pagato e questo non è possibile se il terreno viene intaccato da agenti patogeni, funghi e batteri. In un’agricoltura che ha bisogno di prodotti di altissima qualità tutto questo deve essere perfettamente gestibile.

Conoscere la rotazione delle culture si rivela essere estremamente importante per poter mantenere il terreno in salute ed avere anche ottime piante. Si consiglia quindi di fare attenzione alla stagionalità e non sfruttare in maniera massima il terreno per un solo alimento. Proprio dalla cura della terra parte la qualità di ogni prodotto che portiamo sulle nostre tavole.
Andare a sostituire le piante ogni tre o quattro anni si rivela essere il modo migliore per riuscire ad ottenere i risultati di qualità. Senza considerare che proteggere il terreno vuol dire anche assicurarsi un buon raccolto nel corso degli anni, evitando di dover ricorrere a pesticidi o prodotti chimici per poter avere frutti dall’aspetto migliore.