Non tagliare i rami interni troppo presto: servono alla pianta

Quando si inizia a coltivare degli alberi da frutto o anche delle piante ornamentali una delle prime operazioni che tantissimi giardinieri vogliono compiere è la potatura. Infatti, molto spesso si pensa che andare ad eliminare subito i rami interni siano una buona pratica per ripulire la pianta, far prendere aria e luce o anche per andare a migliorare l’aspetto. In realtà i nomi interni hanno un ruolo fondamentale.

Perché i rami interni sono importanti

Innanzitutto, la funzione più importante delle foglie è la fotosintesi clorofilliana, ovvero vana ad assorbire la luce, l’anidride carbonica e l’acqua per andare a produrre glucosio, ovvero l’energia per la pianta. Infatti, anche le foglie che si trovano sui rami interni, ma hanno a partecipare attivamente a questo processo, soprattutto per quanto riguarda le piante giovani.

Infatti, le piante giovani non hanno ancora una chioma espansa e eliminare troppi rami interni vuol dire andare a ridurre la superficie fotosintetica disponibile. Ma ciò che significa? Si va ad ottenere quindi una pianta che cresce più lentamente, con meno risorse da investire nello sviluppo radicale ma anche nella fioritura e nella produzione dei fiori e dei frutti.

Quindi, possiamo dire che rami interni sono molto importanti per ottenere una fotosintesi clorofilliana funzionale e per permettere alla pianta di crescere nel migliore dei modi, senza problemi. Ovviamente però questi rami non servono solo per effettuare una corretta fotosintesi clorofilliana ma ci sono anche altri motivi per cui essi non devono essere eliminati.

Quali sono i motivi per cui non bisogna eliminare i rami interni

I rami interni, vanno a proteggere dal sole diretto, soprattutto nei periodi caldi dell’anno. In particolare, i rami interni e il fogliame distribuito vanno a creare un micro clima all’interno della pianta andando ad ombreggiare i rami più giovani e ovviamente anche il tronco. Quindi, tagliare troppo significa andare a disporre improvvisamente le parti interne della pianta ad un’irradiazione diretta.

Ciò in effetti, può causare delle scottature sul tronco e sui rami soprattutto in delle specie sensibili, come ad esempio i meli, i ciliegi e gli agrumi.può causare anche una disidratazione più rapida soprattutto nei mesi estivi e si possono avere anche dei danni ai tessuti legnosi che si vanno ad indebolire nel tempo.

I rami interni aiutano anche a mantenere la giusta umidità. Ad esempio, in ambienti caldi e secchi è importante andare a mantenere una certa ombreggiatura per andare a ridurre l’evaporazione dell’acqua dal terreno e dai tessuti vegetali, ma serve anche per evitare lo stress idrico nei periodi di siccità e preservare un equilibrio nel microclima che va a circondare la pianta.

Altri motivi per non tagliare i rami interni

Soprattutto nel corso dei primi anni di crescita, la pianta ancora non sviluppa del tutto la sua impalcatura principale, ovvero il tronco, i rami portanti e la struttura complessiva. Ciò significa che andare a tagliare i rami interni troppo presto potrebbe andare ad eliminare potenziali rami strutturali, ovvero alcuni rami portanti, fruttiferi o utili anche per l’equilibrio della chioma.

Alcuni rami infatti se ben posizionati possono andare a correggere degli squilibri naturali, mentre altri possono fungere da riserve energetiche o possono essere utilizzati in futuro come base per delle potature di formazione. Inoltre, l’eliminazione precoce porta molto spesso ad una crescita disordinata di nuovi polloni o rami deboli, i quali sono difficili da gestire.

Per finire dobbiamo anche dire che ogni taglio, anche se è piccolo, rappresenta una ferita aperta e se ciò viene fatto troppo presto o nel momento sbagliato può diventare un punto d’ingresso per i funghi, i batteri o anche gli insetti parassiti. Inoltre, si può causare anche uno squilibrio tra la parte aerea e radicale o anche si può semplicemente stressare la pianta.

Quando potare i rami interni

La potatura di rami interni non va evitata del tutto ma deve essere eseguita al momento giusto e ovviamente con molto criterio. Nei primi due o tre anni andate a limitare la potatura ai rami secchi, malati o anche spezzati. Dopo il terzo anno iniziate a diradare leggermente l’interno della chioma, andando sempre ad osservare la pianta.

Andate a prediligere la potatura alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera ovvero quando la pianta è in riposo vegetativo, in questo modo i tagli si andranno a rimarginare meglio. Tagliate sempre con degli attrezzi ben affilati e disinfettati, andando però ad evitare tagli troppo vicini al tronco o inclinati in modo errato.

Ovviamente, ogni specie ha delle esigenze differenti ed è opportuno quindi imparare a leggere la pianta prima di effettuare quest’operazione. Andate quindi innanzitutto ad osservare la pianta e capire dove effettivamente essa prende la luce naturalmente, quali sono i rami che si stanno rafforzando da soli e se ci sono delle zone troppo ombreggiate o anche troppo esposte.

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