Come prevenire la ritenzione idrica a giugno: i 5 gesti mattutini raccomandati dai nefrologi

A giugno, il caldo che comincia a farsi sentire sul serio. Per cui è facile svegliarsi con le gambe un po’ gonfie, le caviglie appesantite, e una sensazione generale di pesantezza. Non è solo stanchezza: spesso si tratta proprio di ritenzione idrica. Succede quando il corpo non riesce a eliminare bene i liquidi e questi si accumulano. Però, basta cambiare qualche abitudine al mattino per evitarlo.

Bere tanto è fondamentale

Il primo passo? Bere acqua, ma non farlo di corsa. Appena svegli, anche se la sete non si fa sentire subito, bere un bicchiere d’acqua (meglio se tiepida) può aiutare a far ripartire il corpo. Di notte si perdono molti liquidi, anche solo respirando. Cominciare la giornata bevendo un po’ alla volta almeno mezzo litro d’acqua aiuta i reni e previene i ristagni.

Chi al mattino si butta su merendine, salumi o formaggi stagionati dovrebbe fare attenzione. Tutti questi alimenti sono ricchi di sale e il sale, si sa, trattiene i liquidi. Meglio optare per qualcosa di più leggero: frutta fresca, yogurt bianco, magari un po’ di pane integrale semplice. Anche l’avocado, se piace, è una buona idea per il potassio che contiene.

Un altro gesto che aiuta molto è muoversi appena possibile. Non serve fare ginnastica intensa alle 7 del mattino, basta anche solo camminare qualche minuto, fare due salti sul posto o usare le scale. Il movimento riattiva la circolazione. Inoltre, mette in moto il sistema linfatico, che ha proprio il compito di eliminare i liquidi in eccesso.

Esercizi per la ritenzione idrica

Chi sta seduto tutto il giorno, perché magari lavora davanti al computer, dovrebbe fare qualche esercizio proprio al mattino. Non serve attrezzatura né chissà quanto tempo: bastano 10 minuti. Si possono sollevare le gambe da sdraiati, fare piccoli cerchi con le caviglie, alzarsi sulle punte. Semplice, ma efficace per partire col piede giusto.

C’è poi chi pratica l’automassaggio appena sveglio. Sembra una cosa da spa, ma non lo p. Con movimenti leggeri, partendo dai piedi e salendo verso le ginocchia, si stimola il ritorno linfatico. Si può usare una crema leggera o anche solo un olio naturale. Non serve forza, serve costanza. Bastano tre minuti ogni mattina per notare qualche cambiamento nel tempo.

Un errore comune è quello di scegliere abiti stretti, soprattutto nei mesi caldi. Pantaloni attillati, calze compressive parentesi aperta non medicali parentesi chiusa, scarpe troppo rigide: tutto ciò postacolare il microcircolo. Al mattino, meglio optare per abiti leggeri, traspiranti che non confinano le gambe e una vita appunto anche questo è un modo semplice per non peggiorare la ritenzione.

Gambe sollevate ed acqua fredda

Un trucco poco conosciuto è quello di tenere le gambe sollevate per 10-15 minuti prima di iniziare la giornata. Bastano due cuscini sotto i polpacci, o appoggiarle contro il muro mentre si scrollano le notifiche del cellulare. Questo aiuta il sangue ai liquidi defluire correttamente, specie se si è dormito con le gambe in posizione bassa.

Nei mesi caldi, molti fanno docce fredde per darsi una svegliata. Se si tende a trattenere i liquidi, meglio evitare temperature troppo alte durante la doccia. L’acqua calda può dilatare i i vasi e aumentare la sensazione di gonfiore. Una doccia tiepida, con un getto fresco sulle gambe, invece può dare sollievo e aiutare la circolazione.

Alcune persone si affidano agli integratori drenanti, ma non sono una scorciatoia. I nefrologi avvertono che vanno usati solo se consigliati da un medico, soprattutto in presenza di patologie renali o problemi di pressione. Più utile, invece, è consumare cibi naturalmente diuretici come l’anguria, il cetriolo o il finocchio fin dalla colazione.

L’importanza di prendere buone abitudini

Un altro aspetto poco considerato è la postura durante la colazione o il tragitto verso il lavoro. Stare seduti con le gambe incrociate, ad esempio, non aiuta. Lo stesso vale per chi guida molto. Meglio cercare di tenere una posizione rilassata, con i piedi ben appoggiati a terra. Sembra banale, ma aiuta a non bloccare la circolazione già al mattino.

Chi soffre spesso di ritenzione dovrebbe anche fare attenzione al caffè. Uno o due tazzine al mattino non sono un problema per la maggior parte delle persone, ma un consumo eccessivo può avere effetti opposti, disidratando. Se si è già portati a trattenere liquidi, meglio non superare le dosi consigliate, soprattutto nelle giornate più calde.

Infine, vale la pena ricordare che la ritenzione non si combatte con gesti isolati, ma con una certa regolarità. I comportamenti mattutini, se mantenuti nel tempo, possono fare una buona differenza. Non servono sforzi estremi: basta prendere alcune abitudini e portarle avanti per almeno qualche settimana. Il corpo si adatta e risponde.

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