
La pressione instabile, ovvero una condizione di non equilibrio dei valori di pressione sanguigna (di tipo arterioso) corrispondono ad alcuni tra i problemi maggiormente conosciuti e studiati ma anche al tempo stesso difficili da “riconoscere” nei sintomi.
Questi sono alla base di malattie anche decisamente gravi, in particolare con la primavera i rischi possono aumentare.
La pressione in primavera
Per pressione sanguigna viene fatto riferimento specifico alla velocità e quindi all’energia che viene sviluppata nei confronti del sangue presente in un apparato circolatorio. Naturalmente una persona che presenta dfei valori sani e stabili non ha alcuna forma di difficoltà, ma sono davvero molti i fattori che possono portare dei cambiamenti.

La primavera in particolare è una stagione, e quindi una fase dell’anno decisamente delicata, nello specifico, ovviamente, da parte di chi ha già problematiche di pressione alta (ipertensione) oppure pressione bassa (ipotensione). In entrambi i casi si tratta di situazioni per nulla rare, ma che sono in entrambi i casi da tenere conto nei controlli.
Con l’arrivo dei primi caldi intensi, corrispondenti alla stagione sono frequenti i casi di pressione bassa, anche tra coloro che solitamente non presentano questa condizione. Cosa porta la pressione arteriosa a calare mediamente di più durante questa fase? E come agire nel modo più sicuro e responsabile possibile? Proviamo a scoprirlo.
Ipotensione (pressione bassa): cosa fare
I casi di ipotensione fanno riferimento ad una condizione abbastanza prolungata di pressione arteriosa insufficiente secondo i valori medi, più ridotta di 90/60 mmHg, facendo riferimento alla misurazione di una pressione media “ideale” intorno ai 120/80. Casi preoccupanti possono essere considerati quando i valori arrivano al di sotto di 60/40.

La pressione è portata a modificarsi di continuo in base alla temperatura esterna, età, condizione psicofisica e dieta, in senso generale è più comune presso le persone “in là con gli anni” ma sono non affatto rari i casi di giovani e giovani adulti che soffrono di ipotensione.
In primavera sono le allergie ed i cambi repentini di temperatura ma non solo ad accentuare il tutto.
Tenere sempre ben areato l’ambiente dove si riposa e si lavora/studia ma anche le aree del tempo libero, l’aria viziata può peggiorare la condizione respiratoria.
E’ fondamentale in particolare dalla primavera inoltrata in poi bere con sufficiente frequenza, molto prima di palesare lo stimolo della sete, facendo entrare questa sorta di abitudine nella normalità.
Cose da evitare
E’ assolutamente normale sudare di più quando fa caldo, evitare però i repentini movimenti fisici e motori, ad esempio passare da una condizione di sedentarietà assoluta a “scatti” fisici improvvisi, che in caso di condizioni già pregiudicate, ad esempio condizione arteriosa compromessa (spesso palesata con l’età avanzata) oppure a seguito di interventi o uso di farmaci specifici.

Non arrivare a “provare sete”, in quanto una condizione idratata del proprio corpo è essenziale per ristabilire e mantenere valori di pressione coerente, durante il consumo di cibi evitare l’impiego costante di alcol e bibite gassate / zuccherate, che sono ricche di glucidi (zuccheri) di tipo eccessivamente raffinato, poco utile per ristabilire valori di pressione adeguati.
Il sole forte ma anche la condizione di afa può abbattere la pressione anche di chi non soffre di ipotensione, in condizioni di esposizione tenere il capo sempre coperto e quando questo non è possibile, è utile quantomeno tenerlo sufficientemente umido.
Bagnare i polsi con acqua fresca e trovare un luogo leggermente ventilato costituiscono condizioni utili.
Cosa mangiare?
Alimenti naturali poco trattati, in particolare ricchi di sali minerali, dalla frutta sia quella secca che fresca, fino ai legumi ed i cereali che sono sufficientemente variegati in quanto proprietà di minerali ma anche portati ad aumentare la condizione cardiaca e ristabilire una forza arteriosa sufficiente. Utile anche integrare ferro, attraverso, oltre i legumi, uova e carne, possibilmente bianca.

La verdura in particolare quella a foglia larga e le insalate, ma anche cavoli di ogni tipo, oltre ad ortaggi possibilmente poco cotti oppure crudi, è essenziale in ogni caso, anche perchè è naturalmente ricca oltre che di vitamine e minerali anche di un apporto di fibre ed acqua più che adeguato.
Anche se può effettivamente apparire scontato, instaurare un sufficiente apporto di esercizio fisico, per garantire il corretto funzionamento del nostro metabolismo. Non è necessario fare sforzi eccessivi, in particolare è consigliabile per la persona “media” fare sport in condizioni di caldo estremo, basta però tenersi sufficientemente attivi nella quotidianità in senso generale.