Perché monitorare la tiroide dopo i 40 anni aiuta a prevenire disturbi silenziosi

La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla che si trova alla base del collo, ma svolge un ruolo molto importante per il corretto funzionamento del nostro organismo.infatti essa va a produrre ormoni che vanno a regolare il metabolismo, l’energia, la temperatura corporea, la frequenza cardiaca e molte funzioni vitali.

Perché bisogna fare attenzione dopo i 40 anni

La tiroide è sicuramente molto importante per il nostro organismo e dopo i quarant’anni andare a monitorare lo stato di salute di questa che anno è particolarmente importata, dato che, in questa fase della vita si iniziano a manifestare sempre più frequentemente delle alterazioni ormonali che molto spesso si presentano in modo silenzioso e subdolo.

Molti disturbi tiroidei infatti non hanno alcun sintomo evidente nelle prime fasi ma possono andare ad incidere profondamente sulla qualità della vita. È importante quindi avere una diagnosi precoce, attraverso ovviamente dei controlli mirati, permettendo quindi di andare ad intervenire prima che si sviluppino delle complicazioni o che il problema diventi cronico.

È importante quindi sapere come essa agisce sul nostro organismo e fare sempre i dovuti controlli di routine e di prevenzione in modo tale da riuscire a contrastare un possibile problema il prima possibile, così da effettuare una terapia in tempo e riuscire a risolvere il problema prima che sia troppo tardi.

Qual è il ruolo della tiroide del nostro organismo?

La tiroide produce due ormoni principali, ovvero la tiroxina e la triiodotironina. Questo ormoni infatti vanno ad influenzare quasi ogni aspetto della salute come ad esempio il metabolismo basale, il battito cardiaco, la regolazione del peso corporeo e anche la salute mentale. Per il corretto funzionamento, essa ha bisogno anche di iodio.

Si tratta infatti di un minerale essenziale che spesso è carente nelle diete moderne. Dopo i quarant’anni, ovviamente ci sono dei cambiamenti fisiologici che sono legati all’età ma anche all’accumulo di stress e altri fattori ambientali o genetici che possono andare a compromettere in modo negativo la funzionalità della tiroide.

In particolare, ci sono alcune donne che sono più soggette a questi disturbi della tiroide, soprattutto in delle fasi delicate, come ad esempio la premenopausa e la menopausa e per tale motivo bisogna fare sempre attenzione e farsi controllare, in modo tale da riuscire a capire il problema in tempo.

Quali sono i disturbi tiroidei più comuni dopo i quarant’anni

Con l’avanzare dell’età, ci possono essere alcuni disturbi tiroidei molto comuni, come ad esempio l’ipotiroidismo ovvero un disturbo molto frequente e si verifica quando la tiroide produce pochi ormoni. Si tratta di un disturbo che può svilupparsi lentamente e manifestarsi con sintomi vaghi come la stanchezza cronica, la aumento di peso, la pelle secca e i capelli fragili.

Al contrario invece l’ipertiroidismo comporta una produzione eccessiva di ormoni tiroidei.i sintomi includono ad esempio il nervosismo, insonnia, la perdita di peso non intenzionale, la tachicardia, la sudorazione eccessiva e anche la sensazione di calore. Abbiamo poi ad esempio la tiroidite di Hashimoto, ovvero una malattia autoimmune dove il sistema immunitario va ad attaccare la tiroide.

Ciò porta ad un’infiammazione e un ipotiroidismo progressivo. E spesso asintomatica nelle fasi iniziali ma può essere sicuramente rilevata con degli esami del sangue specifici. Ci possono essere anche dei noduli tiroidei, che possono essere sia benigni che maligni ma molto spesso essi sono scoperti casualmente durante gli esami ecografici di routine.

Perché i controlli dopo i quarant’anni sono importanti

Dopo i quarant’anni, quindi con l’avanzare dell’età aumentano le probabilità che la tiroide non funzioni correttamente e individuare precocemente un disturbo tiroideo è molto importante, dato che innanzitutto consente di iniziare una terapia tempestiva, andando quindi a ridurre il rischio di complicazioni cardiovascolari, metaboliche o neurologiche, anche gravi.

Individuare un disturbo precocemente ci permette anche di andare a migliorare la qualità della vita, soprattutto nelle donne che stanno affrontando dei cambiamenti ormonali che sono legati alla menopausa. Ci permette anche di andare a prevenire i disturbi dell’umore e dei cali cognitivi, i quali sono spesso associati a delle disfunzioni tiroidee non trattate.

La diagnosi precoce ci permette anche di evitare delle diagnosi errate o dei trattamenti inutili per dei sintomi vaghi come ad esempio la stanchezza o l’aumento di peso, che possono essere semplicemente legati alla tiroide. È importante quindi monitorare la tiroide dopo i quarant’anni e si tratta di un gesto semplice, non invasivo e soprattutto a basso costo.

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