Mangiare tardi la sera fa ingrassare? Ecco la verità scientifica

Mangiare tardi la sera, specialmente pasti troppo abbondanti fa ingrassare, almeno è quello che molti, moltissimi sono abituati quasi naturalmente a pensare, in modo specifico risultando quindi quasi “normale” evitare pasti in condizioni mediamente ritardate, dopo il pasto serale.
Ma cosa dice davvero la scienza in merito? Fa davvero ingrassare mangiare tardi?

Cosa fa ingrassare?

E’ banale ma è meglio ricordarlo immediatamente, il grasso corporeo evidente, sviluppato perlopiù da una condizione di squilibrio tra apporto di necessità calorica, quindi in buona sostanza se ingeriamo più calorie di quante ne necessitiamo il corpo tenderà all’accumulo. Naturalmente dipende da cosa mangiamo ma anche dalle tempistiche e quindi dalle nostre abitudini.

Va detto immediatamente che non esiste un orario perfetto, proprio perché ogni organismo umano è cosa a se, ed il bioritmo segue una sorta di regolarità. Solo imponendola in modo effettivo possiamo essere in grado di garantire al corpo di cui disponiamo nel modo corretto, evitando quindi squilibri veri e propri.

Mediamente viene consigliato di terminare il proprio pasto serale almeno 2 ore prima di arrivare a coricarsi, in questo modo l’organismo avrà avuto sufficiente tempo e modo di gestire il cibo immagazzinato ed avviato ovviamente anche il processo digestivo
Il sonno non blocca questo processo ma può modificarlo anche con risultati sgradevoli.

Cenare troppo tardi: quali sono gli effetti?

L’orario influenza sicuramente l’apporto di assorimento del cibo, ma come detto non esiste uno specifico: è comunque sicuro che alimenarsi troppo a ridosso del riposo provoca una tendenza ad assorbire “male” le calorie, ma questo non è l’unico effetto “sgradevole” potenziale.
Diversi studi hanno infatti evidenziato altri problemi potenziali.

Ad esempio un maggiore rischio di infiammazione, ma anche in relazione a problemi di circolazione del sangue e quindi in grado di sviluppare criticità per il cuore (aumentando sensibilmente la tendenza a concepire problemi come infarti ed ictus). Inoltre chi palesa condizioni come il diabete oppure colesterolo alto, è ancora più a rischio.

Possono palesarsi anche problematiche di livello digestivo, specialmente se facciamo ricorso a prodotti molto processati, quindi confezionati, oltre ad elementi che alla base sono “pesanti”, ad esempio ricchi di carboidrati e grassi lavorati.
Questo può portare a meteorismo, gonfiore addominale ma anche acidità e dolori presso l’area dello stomaco.

Cosa mangiare a cena?

Come abbiamo evidenziato, l’alimentazione è un processo che richiede tempo e modo di svilupparsi adeguatamente ma incide, inevitabilmente anche “cosa mangiamo” quindi cosa viene introdotto nel nostro apparato corporeo. Per una dieta mediamente “standard” quasi niente è precluso, anche i carboidrati o i grassi, a patto che questi non risultino essere stati consumati in quantità eccessive nei pasti precedenti.

Per favorire il sonno ed una buona linea conviene fare ricorso a prodotti alimentari come il riso e la pasta ma solo in quantità non eccessive, i formaggi magri (evitando quelli molto stagionati), verdure, carni bianche, frutta, oltre naturalmente a legumi e cereali in buona quantità, evitando o comunque limitando altri cibi.

Ridurre l’apporto serale in ambito di insaccati e formaggi molto stagionati, così come l’alcol, che rallenta il metabolismo e va a modifcarlo direttamente, provocando quindi uno “scompenso”.
Appare evidente quindi che la tempistica di per se “non fa ingrassare” direttamente il più delle volte, ma questo può essere un effetto indiretto presente.

Cosa non fare

Non è mai consigliabile squilibrare i pasti, ovvero mangiare molto poco e quindi non in modo sufficiente a pranzo o nelle ore comunque precedenti alla cena, per poi “riempirsi” in quest’ultima occasione, questo causa proprio una difficoltà maggiore che può portare anche ad un sonno meno pesante e continuativo, nel corso della notte.

Mangiare troppo a ridosso del sonno infatti fa proseguire la digestione, e questo rende il riposo meno impattante. Anche bere quantità eccessive di acqua a ridosso o subito dopo il sonno provocherà ovviamente lo stimolo della minzione, ovvero quello che ci costringe poi ad andare in bagno, modificando ulteriormente il sonno.

Altro aspetto importante è saltare i pasti, cosa da non fare mai: possiamo magari pensare che questo possa avere un impatto anche positivo sulla linea, ma non è assolutamente vero, perchè il metabolismo viene modificato e nelle ore successive, o magari anche durante la notte, saremo alla ricerca di ancora più cibo, con il “rischio” di mangiare cose poco salubri.

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