Valori della pressione: quali sono gli indicatori nascosti da non trascurare

Il cuore è un organo incredibilmente complesso, che riesce a battere durante l’intero arco della vita qualcosa come 3 miliardi di volte. Ovviamente, molto dipende dal ritmo cardiaco personale, da eventuali malattie o aritmie. In linea generale, quando pompa il sangue porta i nutrienti a tutti gli organi, ossigenandoli. Quando lo “richiama”, lo veicola ai polmoni.

Sistole, diastole

La pressione sistolica è quindi quella più alta che possiamo leggere sui dispositivi di misurazione pressoria, gli sfigmomanometri. Il sangue irrora l’intero corpo, prima di essere “richiamato” per una nuova ossigenazione: tale operazione contraria dà vita alla pressione diastolica, quella più bassa. I valori considerati normali possono subire variazioni per diversi motivi.

Una pressione che abbia come valori 120 su 70 (ovvero sistolica/diastolica) è considerata normale. E tuttavia, esistono individui che, per conformazione fisica o questioni genetiche, convivono con valori poco più alti o anche più bassi. Ci sono range considerati accettabili per i medici, altri che invece hanno bisogno di attenzione.

L’ipertensione, ovvero la pressione alta, è una spia assolutamente da non sottovalutare: anche se è solo la diastolica a subire variazioni fino a valori di 80, 90 o persino 100, il campanello d’allarme può diventare una vera e propria emergenza; ancor di più, se la sistolica supera i 150 o addirittura i 180.

Ipertensione e ipotensione

L’ipertensione può avere conseguenze gravi sul cuore, forse anche più del suo opposto, l’ipotensione. Si parlar di ipertensione di grado 1 quando la pressione massima oscilla tra i 140 e i 160 mm/Hg e al minima tra i 90 e i 100; Diventa di grado 2 con valori di 160/180 su 105/110.

Il grado 3 si verifica quando la sistolica schizza a valori superiori ai 180 e la diastolica supera i 110. Una corsa in ospedale è spesso vitale, anche perché a questo compaiono sintomi ben precisi e riconoscibili: dolore al petto, vertigini o persino perdita di conoscenza. Ma prima di arrivare a questo, meglio provvedere con controlli preventivi.

Nell’ipotensione, al contrario, si sperimentano sensazioni di stanchezza e svenimento ben diversi: la sistolica è inferiore ai 90 e la diastolica tocca persino i 50. Soprattutto in estate e per i soggetti che convivono con questa condizione, più che di emergenza medica si dovrebbe parlare di alimentazione più ricca di sali minerali.

La pressione alta è più pericolosa?

Ovviamente, una pressione costantemente alta può causare danni gravi e anche permanenti al cuore e a tutto il sistema cardiocircolatorio, mentre quella troppo bassa provoca più che altro sintomatologie sgradevoli che possono inficiare sullo stile di vita. Fermo restando che entrambe meritano un’attenta valutazione medica, si possono tenere sotto controllo in vari modi.

I controlli medici preventivi sono fondamentali a qualunque età, ma ancora di più per chi abbia una storia di ipertensione familiare o personale alle spalle. Il medico, in molti casi, può prescrivere dei medicinali e uno stile di vita diverso, per esempio una dieta ipocalorica e con minor quantità di sale.

Inoltre può anche suggerire di svolgere una moderata attività fisica, al fine di ristabilire valori pressori normali grazie all’esercizio cardiovascolare. Persino il peso corporeo è un fattore di rischio tra i più noti: ipertensione e sovrappeso di solito sono spesso associati, pur se non è una costante. Vanno poi eliminate abitudini come il fumo e l’abuso di alcoolici.

Alta o bassa, cosa fare

In ogni caso, consumare pasti completi e sani è sempre una buona idea per il benessere dell’intero organismo, sotto ogni punto di vista. E se nell’ipertensione è necessaria qualche attenzione in più, nell’ipotensione, specie in caso di vertigini persistenti, più che la classica acqua e zucchero è più utile… il sale.

Il sale, infatti, tende a trattenere acqua e quindi ad aumentare la pressione arteriosa. Se nella situazione opposta va limitato, nell’ipotensione consente di recuperare il ritmo corretto. Naturalmente, qualunque soluzione fai-da-te va applicata solo nel momento specifico, sarà poi il medico a suggerire le soluzioni più idonee.

Per l’ipertensione sono deleteri stress, nervosismo e tensioni di ogni genere. Si può ovviare evitando o diminuendo la caffeina, cercando di trovare almeno uno o due momenti rilassanti nella giornata, anche solo per fare qualche respiro profondo e rallentare il battito cardiaco in modo naturale. La salute del cuore passa sempre per i valori pressori.

Lascia un commento