Malattie della tiroide: i campanelli d’allarme a cui prestare attenzione

Tra le condizioni più diffuse e preoccupanti che possono intaccare la salute generale di molte persone, ci sono le malattie della tiroide. Molto spesso, i sintomi iniziali non danno la possibilità di comprendere che cosa sta accadendo, tuttavia, ci sono dei campanelli d’allarme che possono permettervi una diagnosi tempestiva. Andiamo a scoprire quali sono.

I cambiamenti nel metabolismo e nel peso

Uno dei segnali che più sottolineano delle problematiche che interessano la tiroide sono sicuramente gli aumenti di peso corporeo. Ad esempio, nell’ipotiroidismo, la tiroide produce molto meno ormoni del necessario, e questo porta ad un rallentamento importante del metabolismo. Questo porta ad un aumento del peso che inizialmente è inspiegabile.

Dall’altro lato abbiamo l’ipertiroidismo, che si manifesta con una produzione eccessiva di ormoni tiroidei, che tendono ad accelerare in maniera molto importante il metabolismo. Questo può causare una perdita di peso rapida e involontaria, nonostante si manifesta anche un aumento dell’appetito. Si tratta di una condizione che spesso si associa al nervosismo e agitazione.

Infine, bisogna sottolineare che, in entrambi i casi si tratta di variazioni che possono essere accompagnate da altri sintomi. Chi soffre di ipotiroidismo può avere anche intolleranza al freddo e stanchezza cronica, mentre, all’ipertiroidismo avviene un’associazione all’intolleranza al caldo, sudorazione eccessiva e diarrea, causando anche uno squilibrio termico.

Umore, energie e funzioni cognitive

Quello che in molti non sanno è che la tiroide ha anche un impatto molto importante sulla sfera emotiva e cognitiva, che spesso si collega a problematiche importanti come depressione, fatica mentale e apatia. Si possono riscontrare anche delle difficoltà di concentrazione, problemi di memoria e un rallentamento del pensiero che può incidere nelle giornate.

L’ipertiroidismo può invece causare problematiche come ansia, irritabilità e nervosismo molto accentuato. Le persone tendono infatti a sentirsi sempre costantemente agitate, con attacchi di panico e difficoltà nel riuscire a riposare. Si tratta di alterazioni che possono essere molto frustranti e capaci di compromettere le relazioni con le altre persone.

Un altro sintomo comune è la stanchezza persistente che si può presentare in entrambi e le problematiche, nonostante si manifesti con sfumature e caratteristiche diverse. Nell’ipotiroidismo si presenta con stanchezza continua, mentre nell’ipertiroidismo, si manifesta con un’eccessiva fatica causata dalla difficoltà a riposare e compiere attività del corpo.

Alterazioni fisiche e cutanee

Le manifestazioni fisiche delle malattie tiroidee possono essere molte e capaci di coinvolgere molte altre parti del corpo. Ad esempio, nell’ipotiroidismo può intaccare la pelle con un importante stato di secchezza, colorito pallido e squamosa, mentre i capelli si mostrano fragili e assecondano la caduta, lo stesso vale per le sopracciglia.

Un altro segno molto importante da non sottovalutare è il gonfiore del viso e delle palpebre, e anche delle gambe. La voce può diventare roca, e noterete anche la presenza di una sorta di nodo in gola. Il gozzo, cioè l’ingrossamento della tiroide, è un segnale che deve assolutamente essere tenuto sotto controllo da un medico.

Infine, nell’ipertiroidismo, la pelle si mostra calda e umida a causa della sudorazione, i capelli si mostreranno sempre sottili e fragili ma con la probabilità di caduta molto più bassa. Un sintomo che invece fa capire che si tratta di ipertiroidismo è l’esoftalmo, cioè la sporgenza degli occhi con bruciori e fastidio.

L’importanza di dar peso ai segnali

Saper riconoscere quelli che sono i campanelli di allarme è il primo passo importante. Sono infatti molti i sintomi delle malattie tiroidee specifici e possono essere spesso accostati ad altre patologie, e ciò potrebbe ritardare la diagnosi. Per questo motivo è bene prestare molta attenzione ai cambiamenti nel proprio corpo e non dovete assolutamente sottovalutarli.

Se iniziate ad avere i dubbi di essere affetti a problematiche legate alla tiroide, è molto importante che andiate a consultare il medico. Solamente con una valutazione da una specialista, con annessi esami del sangue, è possibile confermare la diagnosi. L’autodiagnosi vogliamo assolutamente sottolineare che non è consigliata, perché molti sintomi sono ingannevoli.

Infine, vogliamo sottolineare che, un approccio proattivo verso la propria salute, dando la giusta importanza ai vari segnali, è la chiave per affrontare le problematiche alla tiroide. La diagnosi precoce può consentirvi di iniziare il trattamento adeguato in tempi molto più brevi, migliorando quindi la prognosi e prevenendo l’insorgenza di complicazioni.

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