
E’ un dato di fatto, uno studio recente, ha sottolineato come il latte e i latticini, vengano sempre di più, sostituiti con delle bevande vegetali. Bevande, che sono valide, e che dentro di loro, hanno dei benefici, che non sono mai di poco conto. Ma, approfondiamo l’argomento, per capire.
Latte vegetale: quale scegliere?
Il latte vaccino, senza dubbio, può essere sostituito con il latte vegetale. Sempre, seguendo, quelle che sono le preferenze nutrizionali e personali. E’ bene usarli, in caso di: intolleranza, diarrea, malattie infiammatorie e allergia alla proteina del latte, e anche cose che sono considerate più gravi. Insomma, per tante esigenze.

Il latte vegetale, è di certo più leggero. Per lo meno, per quello che concerne, il contenuto di grassi e di calcio. Non ha lattosio, e spesso è arricchito con calcio e vitamina D. Anche se, come ogni altra cosa, può anche causare allergie. Per cui, assumerlo, non rende immune nessuno, da quelli che sono i problemi.
Quando lo si sceglie, si deve tenere conto di: provenienza, la quantità di sodio che ha al suo interno. E poi ancora: l’aggiunta di zucchero, la presenza di oli vegetali, e anche l’aggiunta di stabilizzanti, per il suo sapore. E infine, la fortificazione di vitamine e anche minerali.
Latte vegetale: quale scegliere?
Latte di soia: è il solo latte vegetale che ha, al suo interno, una quantità di proteine importante. Quasi, come al latte vaccino, e poi, è anche una buona fonte di ferro. Non ha colesterolo, e tra le altre cose, ha anche un basso contenuto di grassi. Aiuta, a ridurre, il colesterolo.

Latte di riso: è un latte molto leggero, che si digerisce in poco tempo. Non ha colesterolo dentro, E tra le altre cose, è una ottima opzione, per chi ha una allergia ai latticini, alla soia, al glutine. E anche, alla frutta secca. Insomma, vale la pena tenerne da conto, per usarlo.
Latte di avena: è un latte ricco di fibre. Dentro ha una grande quantità di betaglucani. Gli stessi che aiutano, e che possono ridurre l’assorbimento di colesterolo e anche di glucosio. In alternativa, va bene anche il latte di mandorla o di nocciola: due alternative, che sono molto usate, e che fanno bene.
Ci sono dei rischi?
Adesso che si è capito di che cosa si parla, un dubbio, che non si può sottovalutare, è quello che in tanti si sono posti. Consumare, una bevanda vegetale, porta a delle carenze nutrizionali? Se parliamo di carenze di vitamine e calcio, la risposta è no. La cosa importante, è quella di seguire una dieta sana.

La carenza, secondo gli esperti, si verifica quando, uno o anche più nutrienti sono insufficienti, e quindi non danno modo, all’organismo, di potere funzionare nel modo giusto. Per cui, si va incontro, ad un rischio di malattie metaboliche, e anche cardiache. Insomma, due cose, che non si possono sottovalutare.
Ovviamente, quando questo avviene, ci sono dei sintomi, anche molto evidenti, che sono: stanchezza, debolezza, difficoltà di concentrazione, problemi alla vista, unghie fragili. E ancora: problemi alla vista, mal di testa e crampi. I sintomi, variano anche a secondo di quelle che sono le carenze, e dalla quantità . Per cui, è una cosa soggettiva.
Che cosa fare in questo caso?
In linea di massima, non si tratta di un problema grave. E’ una situazione, che si può risolvere, cercando di arricchire con vitamine e anche con minerali. E poi, se si tratta di bevande che dentro hanno: riso, avena e cose del genere, è sempre bene trovare una forma di integrazione.

Infatti, sono bevande che sono povere di proteine, per cui va bene, affiancarle ad una dieta, che dentro abbia: yougurt greco, o senza lattosio, o anche di soia, nel caso in cui, ci fossero delle intolleranze. Una cosa, che va bene, tenere da conto, per colazione o anche per uno spuntino.
Sicuramente, si tratta di accortezze, che non possono mai, essere prese sotto gamba, anche perchè, si parla della propria salute. Basta solo, avere delle attenzione, e con pochi gesti, il nostro corpo, non potrà fare altro, che ricevere dei benefici, importanti. Provare, per potere avere le risposte, che si cercano.