
La pressione bassa corrisponde ad una delle condizioni dalle quali appare più complicato identificarne i sintomi senza una adeguata forma di diagnosi effettiva, e dal punto di vista medico le varie e più diffuse sintomatologie possono essere facili da confondere o da non notare affatto.
Quali sono i segnali più importanti da conoscere per evitare problemi?
Pressione bassa: definizione
La pressione bassa, ovvero l’ipotensione si contrappone ad un valore alto, conosciuto come ipertensione (pressione alta), naturalmente data della “forza” della quale il sangue nelle arterie “viaggia” nel nostro organismo. In entrambi i casi si tratta di condizioni molto comuni che però causano anche diversi problemi, sia in caso di ipotensione che di ipertensione.

Una persona adulta in buone condizioni di salute ha statisticamente un valore di pressione tra diastolica e sistolica di 120/80, naturalmente identificabili con un apposito strumento. Si inizia a parlare di pressione bassa lieve quando questi due valori scendono al di sotto rispettivamente di 90 e 60, diventando ovviamente problematica per misurazioni ancora più ridotte.
Valori al di sotto di 55/30 identificano qualche forma di disturbo serio in atto, mentre valori comunque più elevati molto spesso non sono causati da una vera e propria “fonte”. In ogni caso la pressione sanguigna va tenuta d’occhio perchè può causare vari problemi all’organismo, ma anche essere un sintomo, se si trova in un contesto squilibrato.
Le cause dell’ipotensione
Come per la pressione alta, anche la bassa ha svariate cause, molto spesso viene fatto un diretto riferimento allo stile di vita, al movimento, anche se altrettanto comunemente si parla di condizioni genetiche oppure vere e proprie malattie in atto. In almeno metà dei casi segnalati, incidono fattori genetici, quindi non legati a malattie.

Altre cause possono essere dovute ad uno stile di vita tendenzialmente molto sedentario e portato alla scarsa attività motoria. Ma anche infezioni in corso, presenza di disidratazione, problematiche legate all’apparato renale, alla tiroide oppure al fegato, oltre che ovviamente una attività cardiaca non perfetta, ad esempio uno scompenso oppure insufficienza.
Può essere anche qualcosa di temporaneo, ad esempio dovuto a specifiche condizioni (come la gravidanza) oppure causate da una serie di fattori successivi a particolari operazioni mediche, così come all’impiego di farmaci specifici.
I sintomi sono da tenere d’occhio specialmente quando questi diventano cronici.
Quali sono quelli principali?
Riconoscere la pressione bassa
La principale forma di sintomatologia è lagata ad un senso di affaticamento costante ed ingiustificato, accompagnato anche, in alcuni casi da offuscamento della propria vista e difficoltà a stare in piedi normalmente. Presenti potenzialmente anche sintomi che apparentemente possono sembrare scollegati come vomito, nausea e debolezza generale, sempre imputabili all’ipotensione.

Se la pressione cala di molto, alcuni sintomi possono essere apparentemente simili all’ipertensione, ovvero pressione alta, come forti palpitazioni, senso di svenimento e dolori al petto, così come anche forti mal di testa e una sudorazione percepita come fredda e molto più frequente del normale.
In questi casi è ovvio consultare un medico.
Anche modifiche troppo rapide alla propria postura e posizione può creare una serie di scompensi che “abbatte” la pressione sanguigna, per questo è importante ricordarsi oltre di effettuare controlli molto presenti, alcune abitudini da effettuare ed altre da evitare, al fine di non compromettere il nostro organismo e portarlo ad un corretto funzionamento.
Cosa fare?
Esistono vari modi comportamentali che sono in grado di aumentare la pressione sanguigna, o quantomeno ridurre la presenza di sintomi. Se per molti si tratta come anticipato di una condizione pre esistente (non di una malattia vera e propria), se questi sintomi sono comuni, conviene effettuare un check up completo per comprenderne le cause profonde.

Evitare di fare pasti troppo prolungati, ma al contrario mangiare in tempistiche più brevi ma frequenti durante la giornata, ricordarsi di assumere quantità moderate di alcuni alimenti ricchi di sodio.
Se capitano sintomi improvvisi, evitare di alzarsi di scatto oppure fare movimenti bruschi, ma muoversi con naturalezza, e distendendo le gambe verso l’alto.
Molto comune è la presenza di disidratazione nella dieta di chi soffre spesso di pressione bassa, quindi bere costantemente anche prima del sopraggiungere dello stimolo della sete. Il consumo di alimenti o integratori con vari sali minerali specifici ed un compendio di vitamine diversificato è altresì consigliato (ma non va acquisito a cuor leggero, senza consiglio medico).