Mangiare troppe mandorle fa male? Ecco la verità

Ci dicono sempre che mangiare frutta secca faccia bene. Ma davvero è così? Ebbene, molto dipende anche dalla quantità che ne mangiamo. Per esempio le mandorle, non dovremmo eccedere oltre un certo quantitativo. Ora elencheremo tutti i benefici di questo gustosissimo frutto, ma anche quante ne dovresti mangiare per non avere effetti contrari.

Proprietà nutrizionali delle mandorle

100 grammi di mandorle corrispondono a ben 603 calorie, e già questo ci fa capire perché non dovremmo eccederne nel consumo. Sono povere di acque e carboidrati e ricche invece di lipidi. Fra i carboidrati presenti in 100 grammi di frutto, ci sono 0,8 g di amido, 3,7 g di zuccheri solubili e 12,7 g di fibre.

Ecco perché è consigliabile inserire le mandorle anche a colazione, per risolvere problemi quali stitichezze e smuovere l’intestino facendolo diventare più regolare. Per esempio può aggiungerle nel porridge o nello yogurt. Continuando con ciò che contengono le mandorle, ci sono anche lipidi come grassi polinsaturi e grassi monoinsaturi ma anche grassi saturi (come l’acido palmitico).

Contengono anche acido oleico e acido alfa-linoleico ma mancano di colesterolo. Fra i micronutrienti, le mandorle apportano: vitamina E, niacina, riboflavina, tiamina, potassio, fosforo, magnesio, calcio, ferro, zinco e sodio. Inoltre, sono una fonte di acido fisico e fitosteroli. Ma quali sono benefici e controindicazioni del consumare le mandorle e quante mangiarne? Scoprilo continuando a leggere.

I benefici del consumare le mandorle

Le mandorle sono una fonte di proteine, grassi insaturi, minerali e vitamine oltre che fitonutrienti. Mangiare le mandorle può comportare benefici nel miglioramento del profilo lipidico oltre che miglioramenti nei livelli di grassi nel sangue. Però ovviamente non bisogna eccedere nel consumo di questo frutto secco. Si raccomanda un apporto compreso fra i 28 grammi e i 56 grammi al giorno circa.

Altri benefici delle mandorle sono anche la gestione del diabete di tipo 2 e il controllo del peso. Poiché, poi, contiene amigdalina, un agente antitumorale, sembrerebbe che queste siano benefiche anche per limitare l’insorgenza di tale malattia. Chi mangia le mandorle, inoltre, tende ad avere meno colesterolo cattivo e più colesterolo buono.

Anche la glicemia sembra migliorare, la pressione del sangue si abbassa, c’è meno infiammazione cronica e stress ossidativo. Inoltre, mangiare le mandorle, anche come spuntino, vuol dire sentirsi subito sazi e questo può essere davvero utile quando si voglia intraprendere una dieta e perdere kg di troppo o comunque semplicemente controllare il proprio peso.

Controindicazioni nel consumare le mandorle

Abbiamo visto che bisogna attenersi nel consumare dei quantitativi di mandorle senza eccedere proprio perché sono molto caloriche ma non solo. Infatti, mangiarne troppe potrebbe comportare sintomi come nausea, gonfiore addominale, irritazioni cutanee, vertigini, peggioramento di stati infiammatori per via dell’acido arachidonico presente in esse che può risultare dannoso se presente in dosi elevate.

Dovrebbero evitare di mangiare mandorle le persone allergiche. Infatti i sintomi che queste persone potrebbero riscontrare sono disturbi nella digestione, acidità, reflusso, bruciore di stomaco, nausea e vomito. Ancora, dolori e crampi addominali, gonfiore, diarrea, prurito o eruzioni cutanee. Inoltre, andrebbero consumate al naturale senza aggiunta di sali o zucchero o altre sostanze.

Inoltre, esagerare nel consumo potrebbe portarci ad un’intossicazione da acido cianidrico generato dalla amigdalina. I sintomi che potrebbero comparire dovuti a questa intossicazione (derivante soprattutto dall’assunzione smodata di mandorle amare) sono: vertigini, mal di testa, difficoltà respiratore, confusione mentale e convulsioni. Meglio dunque mangiare 2-3-4-5 mandorle al massimo al giorno per riscontare solo benefici invece che controindicazioni.

Conclusione

Le mandorle sono un frutto secco che dovremmo consumare anche tutti i giorni, ma senza eccedere. Infatti, sono molto caloriche ma possono anche portarci ad altri problemi. Per via dell’acido arachidonico presente in esse, infatti, possono peggiorare degli stati infiammatori già in essere. Anche l’amigdalina può produrre acido cianidrico.

Questa intossicazione potrebbe avere sintomi più o meno invalidanti e gravi come vertigine, mal di testa, difficoltà a respirare, convulsioni, confusione mentale. Quindi, il quantitativo da mangiare quotidianamente è di circa 28-56 grammi al massimo. Solo in questo modo ne potremmo ricavare tutti i benefici: per esempio meno colesterolo cattivo e più colesterolo buono.

Abbassamento della glicemia e della pressione, meno infiammazione cronica e stress ossidativo, miglior senso di sazietà (dunque sono ottime da mangiare anche come spuntino spezzafame). Inoltre, poiché contengono tante fibre, sono indicate anche per chi soffre di stitichezza. Per questo non privartene a colazione, aggiungendole al tuo yogurt per dare una “smossa” al tuo intestino.

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