Come riconoscere i primi segnali della carenza di vitamina D secondo il nutrizionista: ecco cosa devi sapere

Le vitamine sono dei micronutrienti importanti per la nostra salute che possiamo apportare al corpo generalmente tramite la dieta, perché spesso il nostro organismo non riesce a produrle. Una di queste è la vitamina D, conosciuta anche come vitamina del sole. Ma come ci accorgiamo di una sua carenza? Ecco i sintomi.

Che cos’è la vitamina D?

Le vitamine possono essere fondamentalmente di due tipi: quelle idrosolubili, che si sciolgono in acqua e le apportiamo con la dieta, e quelle liposolubili, che si sciolgono nei grassi e che possono essere accumulate nei tessuti adiposi e nel fegato. Di questo secondo tipo è la vitamina D, che si distingue in due forme.

Abbiamo l’ergocalciferolo, assunto con il cibo, e il colecalciferolo, sintetizzato dal nostro corpo. In generale è comunque una vitamina che noi sintetizziamo a partire dai raggi solari a cui ci esponiamo. Non significa che bisogna stare al sole tutti i giorni per non esserne carenti ma che sicuramente questo può essere benefico, se fatto con responsabilità.

Bisogna prendere il sole nelle ore meno calde della giornata, usando una protezione solare anti raggi UV. Eventualmente si possono anche assumere degli integratori di buona qualità di vitamina D, specie quando si è in gravidanza o in stato di allattamento o in situazioni particolari su consiglio del medico. Ma come accorgersi che si è carenti?

I primi segnali di carenza di vitamina D

In generale il fabbisogno quotidiano di vitamina D dipende dall’età: 400 unità al giorno, in assenza di fattori di rischio, è la media. Ma si può arrivare a 1000 unità al giorno in caso di deficit. Oltre che attraverso i raggi solari, si può integrare la vitamina D anche seguendo una dieta varia ed equilibrata.

Sono discrete fonti di questa vitamina i pesci grassi, il latte e i derivati, le uova, il fegato, le verdure verdi e l’olio di fegato di merluzzo. Anche se una carenza di vitamina D è rara, si può comunque presentare con dei segnali, in particolare alle ossa. Nei bambini, ad esempio, può provocare rachitismo.

Non solo ma anche deformazione delle ossa o osteomalacia, quando cioè la struttura ossea esternamente è integra ma dentro le ossa hanno una evidente mancanza di minerali importanti. Ovviamente se c’è carenza di vitamina D ne risentiranno anche i denti, che saranno deboli e maggiormente esposti alle carie. Insomma, ossa e denti saranno ko.

Le funzioni della vitamina D

Come visto, nel caso di una carenza di vitamina D, i primi segnali che il corpo manda sono quelli di malfunzionamento e debolezza delle ossa e dei denti. Questa è infatti un regolatore del metabolismo del calcio, che è essenziale per il corretto funzionamento proprio di denti e ossa. Questo micronutrienti poi ha altre funzioni importanti.

Infatti permette di mantenere nella norma i livelli di calcio e fosforo nel sangue. Dunque è essenziale non esserne carenti. Se così fosse, il medico potrebbe consigliare di prendere un integratore ed in commercio esistono sia in gocce che in compresse. Tuttavia è sempre bene evitare il fai da te: donne in gravidanza e allattamento, ad esempio, possono prenderla se consigliato dal dottore.

Così anche altre persone che presentano fattori di rischio. Infatti è molto semplice anche arrivare ad una condizione di sovra dosaggio che, come la carenza, può essere problematica, e si può esprimere con una serie di sintomi anche piuttosto fastidiosi e debilitanti, come vomito, diarrea e spasmi muscolari ma anche calcificazione a livello di vari organi.

Conclusione

La vitamina D, al pari di altre vitamine, è fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo. La assumiamo in prevalenza mediante l’esposizione della pelle ai raggi solari ma anche grazie ad alcuni cibi come pesce grasso, uova, verdure a foglia verde o olio di fegato di merluzzo. Insomma, esserne carenti è raro.

Tuttavia può succedere ed in questo caso i primi segnali di mancanza di questa vitamina si ripercuotono sulla salute e la funzionalità di denti ed ossa. Infatti la vitamina D è un regolatore del metabolismo del calcio, essenziale per la salute di queste strutture. Non solo ma mantiene anche sotto controllo i livelli di calcio e fosforo.

Infine si consiglia di attestarsi sulle 400 unità al giorno ma si può arrivare anche a 1000 unità al giorno nei casi di gravidanza, allattamento e fattori di rischio. Su consiglio medico si possono prendere degli integratori di vitamina D di buona qualità, evitando sempre il fai da te e il sovra dosaggio.

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