
I cereali sono tra le basi della dieta sana. Tra i più popolari in assoluto, rientra l‘avena. Cosa succede a chi la mangia tutti i giorni? Premettendo, come sempre quando si parla di alimentazione, l’importanza di rivolgersi al proprio curante di fiducia prima di fare cambiamenti nella dieta, vediamo qualche informazione nelle prossime righe.
Cosa sapere sull’avena
Di avena si parla spesso. Per rendersi conto di quanto, basta ricordare tutte le volte in cui si consiglia l’assunzione dei suoi fiocchi per colazione. Non tutti, però, conoscono davvero le caratteristiche e i benefici di questo cereale. Appartenente alla famiglia botanica delle Poacee, viene spesso chiamata in causa con l’espressione avena sativa.

Dopo essere stata, per lungo tempo, consumata soprattutto nell’ambito della nutrizione animale, da diversi anni a questa parte è tornata al centro delle scelte alimentari umane. Dobbiamo tutto ciò ai suoi importanti benefici per la salute. Tra i più importanti troviamo l’alto contenuto di fibre, fondamentale per favorire il transito intestinale.
Il suo apporto energetico corrisponde a circa 373 calorie per 100 grammi di prodotto a crudo. Sempre considerando il singolo etto di avena, possiamo trovare 10 grammi d’acqua, 8 di proteine e circa 7,5 di lipidi. Su 100 grammi di avena cruda, quelli di fibre sono più o meno 8. Il cereale in questione è anche un’ottima fonte di calcio.
Proprietà dell’avena
La principale proprietà dell’avena è la già menzionata ricchezza in fibre. Si tratta di una peculiarità che, oltre a contribuire al miglioramento del transito intestinale, è importante per via degli effetti sull’assorbimento dei carboidrati, che risulta più lento, con tutti i vantaggi del casa riguardanti la prevenzione dei picchi glicemici post prandiali.

Nell’ambito dei cereali, l’avena è la più ricca di proteine. Si tratta di un aspetto molto positivo per i vegani e, in generale, per chi vuole ridurre l’apporto di acidi grassi saturi, potenzialmente pericolosi per il cuore e presenti in quantità importanti in fonti di proteine di origine animali come la carne rossa.
Un altro record che la contraddistingue quando si guarda all’universo dei cereali è il contenuto importante di acidi grassi essenziali, a partire dall’acido linoleico. Questi lipidi, come forse già sai, sono degli alleati della salute del cuore grazie ai loro benefici antiossidanti e antinfiammatori. Si tratta, inoltre, di un cereale naturalmente privo di glutine (se soffri di celiachia, fai in ogni caso attenzione alle possibili contaminazioni).
Altri benefici dell’avena
I benefici dell’avena non finiscono certo qui! Quando la si chiama in causa è infatti possibile notare, in confronto agli altri cereali sempre, la presenza di una quantità maggiore di lisina, un composto chimico che troviamo soprattutto nei legumi – nei cereali molto meno – avente un ruolo prezioso nella sintesi delle proteine.

L‘avena è anche fonte di composti fenolici azotati che, come rivelato più volte dalla scienza nel corso degli anni, contribuiscono a ridurre le infiammazioni e potrebbero avere un ruolo nell’inibizione della proliferazione di cellule tumorali. Ovviamente si tratta di benefici che devono essere considerati nell’ambito di uno stile di vita sano.
Come già accennato, è fonte di calcio, il che permette di gestire l’apporto di questo minerale, particolarmente importante soprattutto per le donne over 40, senza ricorrere per forza solo ai prodotti lattiero-caseari che, in alcuni casi, possono non essere il massimo per una dieta sana per via del loro importante apporto energetico.
L’avena ha controindicazioni?
Ad oggi, la scienza non ha individuato alcuna correlazione tra l’assunzione di avena e l’azione di specifici farmaci. Questo cereale, però, non può essere assunto se si è allergici o intolleranti al nickel. Nel caso della celiachia o dell’intolleranza al glutine, due condizioni clinicamente distinte, come abbiamo visto poco fa non c’è problema.

Dato l’importante contenuto di fibre che la caratterizza, dovrebbe essere moderata o evitata se si soffre di patologie intestinali come la sindrome del colon irritabile. Dal momento che ogni caso è a sé, è sempre bene, prima di apportare cambiamenti nella propria routine alimentare è sempre bene consultare un dietologo specializzato a cui sottoporre il proprio caso.
Ricordiamo infine che, per via del suo essere una fonte importante di purine, l’avena andrebbe evitata se si soffre di patologie reumatiche o si è predisposti. Chiarito tutto ciò, non resta che sbizzarrirsi e includerla nelle proprie ricette. Qualche dritta? Il classico porridge per colazione, ma anche i biscotti con i fiocchi d’avena e la granola home made.